top of page

Comitato Organizzatore

Emanuele Greco, Marina Cipriani, Angela Pontrandolfo, Maria Luigia Rizzo, Antonia Serritella, Michele Scafuro, Luigi Vecchio, Ottavia Voza.


Comitato Scientifico

Paola Aurino, Raffaella Bonaudo,  Luca Cerchiai, Teresa Cinquantaquattro, Marina Cipriani, Bruno d’Agostino, Laura Ficuciello, Rosa Fiorillo, Amalia Galdi, Verena Gassner, Emanuele Greco, Giuseppe Lepore, Fausto Longo, Carmelo Malacrino, Mauro Menichetti, Maurizio Paoletti, Maria Cecilia Parra, Angela Pontrandolfo, Maria Luigia Rizzo, Agnès Rouveret, Antonia Serritella, Michele Scafuro, Alain Schnapp, Fabrizio Sudano, Luigina Tomay, Luigi Vecchio, Ottavia Voza.
 

Segreteria Organizzativa

Anna Salzano
 

Comitato Editoriale e Segreteria di Redazione

Maria Luigia Rizzo

Antonia Serritella 

Screenshot 2024-02-18 alle 12.33.41.png

IX Convegno Internazionale di studi 
17-19 ottobre 2024
Capaccio - Paestum

Il tema del viaggio costituisce un argomento complesso dalle numerose sfaccettature che si prestano a una molteplicità di dibattiti. Il focus di questo convegno è rappresentato dai viaggi e i viaggiatori, reali o immaginari, e alla metafora del viaggio come percorso di conoscenza la cui meta si concretizza nel superamento di limiti, che siano geografici o intrinseci della natura umana. La letteratura ha dato ampio spazio a figure mitiche di viaggiatori che dischiudono l’esplorazione dell’ignoto, ma anche ai viaggiatori che nel corso della storia consacrarono il progresso dell’umanità spingendosi verso orizzonti sconosciuti che gradualmente ampliarono la conoscenza degli spazi geografici e favorirono lo sviluppo delle civiltà. I viaggi nell’antichità classica ebbero scopi economici, commerciali o di conquista, finalizzati all’ampliamento dei confini dei territori, e non mancarono viaggi individuali di personalità colte che si allontanavano dalle città natali per diffondere i loro insegnamenti in centri culturalmente vivaci o di singoli artigiani che offrivano le loro capacità tecniche in maniera itinerante. Nel Medioevo gli spostamenti verso luoghi lontani assunsero anche un valore espiatorio che si concretizzò nel pellegrinaggio religioso, spesso documentato da relazioni di viaggio da parte di missionari. A partire dalla fine del 1600 i viaggi laici a scopo educativo del Gran Tour, intrapresi da aristocratici- soprattutto inglesi e francesi – portarono alla riscoperta di siti archeologici e di opere artigianali e artistiche. Oggi stridente è la dicotomia del significato del viaggio: per una parte dell’umanità un periodo di evasione dallo stress della routine quotidiana, ma per un’altra la fuga da guerre e povertà. La transmigrazione mediterranea, fenomeno attestato dal XX secolo, rappresenta attualmente uno dei tratti distintivi di questa area geografica e riguarda intere famiglie che, soprattutto dal continente africano, tentano quotidianamente di raggiungere le coste dell’Europa in cerca di futuro; nei casi migliori, che non si risolvono nel naufragio, una volta accolte accettano i lavori più umili disdegnati dai cittadini europei. Questi ultimi, calcando le medesime rotte ma con destinazioni opposte, alimentano un turismo di massa che dal dopoguerra ad oggi ha portato allo sfruttamento delle coste e una forte pressione sulle risorse idriche ed energetiche, con conseguente danneggiamento dell’ambiente e del paesaggio di territori una volta vergini. In questa sede si vuole concentrare l’attenzione sull’aspetto della mobilità, della circolazione di persone che fin dal lontano passato hanno portato con sé beni, oggetti, idee e ideologie. Interessante sarà affrontare il tema del viaggio a partire dagli inizi della storia del Mediterraneo, sede di una delle civiltà più ricche della storia dell’umanità. Il Mar Mediterraneo, considerato da Omero la “strada liquida”, oggi acquisisce spesso l’aspetto di un cimitero, un luogo che divide e non unisce; tuttavia, se guardiamo agli sviluppi culturali avvenuti nel corso dei secoli nei territori che vi si affacciano, la sua potente eredità storica lo mette al centro del mondo e pertanto merita un futuro altrettanto formidabile. Il convegno si propone di stimolare una discussione, anche di carattere multidisciplinare, ripercorrendo la storia e il significato dei viaggi attraverso o dai paesi del Mediterraneo, allo scopo di far emergere forme di continuità e discontinuità tra passato e presente e comparazioni tra diversi modelli culturali: dal mondo orientale e greco arcaico, classico ed ellenistico, a quello etrusco, italico e romano con le trasformazioni nella tarda antichità, fino all’epoca medievale, moderna e contemporanea. 

© 2024  Fondazione Paestum 

bottom of page